San Michele ed il coraggio del futuro

“Dall’oscuro poter che tutto avvince, si affranca l’uomo che se stesso vince”.
Johann Wolfgang von Goethe

30 settembre 2019, undici impavidi (ignari?!) genitori e maestri della scuola si trovano a scuola per un approfondimento sul significato del coraggio, come recita la locandina dell’evento di San Michele. Sulla stessa locandina si accenna anche a una “parte artistica” a sorpresa e, in effetti, i Maestri Francesco e Stella ci hanno saputo sorprendere!
L’incontro inizia poco dopo le 18 nei campi sul retro della scuola, la luce del tramonto e i filari di vite appena vendemmiati dalla terza classe fanno da cornice. C’è una eco di fermento nella quiete della sera: in quegli stessi campi, qualche ora prima, i nostri ragazzi hanno svolto, come ogni anno, le prove di coraggio che accompagnano la festività di San Michele.
Dopo un cerchio di presentazione (la presenza di genitori dell’asilo è predominante!), apriamo l’incontro con una citazione di Goethe: “Dall’oscuro poter che tutto avvince, si affranca l’uomo che se stesso vince”. Questa frase, una riflessione sul gesto fanciullo e leggero di Michele mentre governa il drago, ci dà il giusto impulso per affrontare la parte “artistica” dell’incontro: le prove di coraggio! Una corsa tra corde roteanti, il camminamento su una trave traballante, il salto del fosso, la lotta dei galli e la rete dei pescatori, tra risate, concentrazione, sfide e tattiche!
Ci accomodiamo poi in aula di falegnameria per una condivisione su cosa ci abbia attirato verso questo incontro sul messaggio dell’Arcangelo Michele e, a seguire, un approfondimento della visione antroposofica di esso. Nutriente e incoraggiante, l’immagine della spada di Michele che, domato il drago, si fa bilancia, un invito a un’educazione del pensiero che si fa volontà, come gesto di amore verso l’umanità, in un’ottica di futuro.
Il compito di Michele e di ciascuno di noi, individualmente e come comunità umana. Personalmente, trovo preziosa l’opportunità che ci viene offerta, dalla pedagogia steineriana e dal nostro collegio, di approfondire, attraverso le festività dell’anno, tematiche di autoeducazione e riflessione, i cui frutti ognuno può portare nel lavoro quotidiano con noi stessi, i nostri bimbi e il Creato tutto.
Un ringraziamento a chi ha donato la possibilità di mettersi in gioco e riflettere, e a chi l’ha fatto con me… devo dire che incrociarvi nel giardino della scuola ha ora un gusto di complicità che mi fa sorridere!

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